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Quaderni del coprifuoco (12)

Quaderni del coprifuoco (12). Ieri mattina ho cercato di spiegare a Marcel Proust chi fosse Paolo Rossi e perché avesse vinto il pallone d’oro nel millenovecentottantadue, quell’anno lì tra i primi diciannove c’erano sei calciatori italiani, e all’epoca desideravo avere i capelli come quelli di Rummenigge e infatti me li pettinavo tirandoli indietro, ma indietro…

Quaderni del coprifuoco (11)

Quaderni del coprifuoco (11). C’è stato un periodo della preadolescenza che i ragazzini più grandi ti insegnavano tutto, anche i giochi di parole. Per dire, arrivava uno e ti diceva di ripetere velocemente, più volte, la frase “Mia sorella ha una gamba grassa”. E tu imparavi, e poi insegnavi. Poi arrivava un altro e la…

Quaderni del coprifuoco (10)

Quaderni del coprifuoco (10). Quando mi è stato proposto di nascere a Cagliari non ho avuto esitazioni, ho accettato con entusiasmo perché ritenevo che fosse una piazza importante e potesse contribuire alla mia crescita. Infatti da quando sono nato, qui a Cagliari, non ho fatto altro che crescere. La città è fantastica, ho avuto un…

Quaderni del coprifuoco (9)

Quaderni del coprifuoco (9). Ieri, dopocena, mentre Arturo sparecchiava e Marcel Proust sonnecchiava davanti al televisore spento, mi è venuta in mente quella volta che avevamo deciso di acquistare un casolare, una specie di fattoria da ristrutturare, con decine di ettari di terreno, alberi da frutto, eccetera. Ci sembrava una buona idea, lasciare la città…

Quaderni del coprifuoco (8)

Quaderni del coprifuoco (8). L’altra mattina abbiamo preso l’auto e siamo andati fuori città, a casa di un amico di Arturo. È un tipo sulla sessantina, si chiama Pino. Fa il giardiniere ed è fidanzato con un ragazzo che ha conosciuto in Cile.Se occorre, lui, il giardiniere, sa sempre come farci avere della frutta e…

Molto macchiato

Molto macchiato. Il bar, in una via del quartiere di Is Mirrionis, è arredato con quadri, fregi e sculture che strizzano l’occhio all’art nouveau. I tavolini sono tondi e ci sono anche degli sgabelli. Dietro il bancone, un uomo sui trent’anni, occhiali e baffi a pennetta, armeggia con la macchina del caffè. Davanti a lui…

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