Molto macchiato. Il bar, in una via del quartiere di Is Mirrionis, è arredato con quadri, fregi e sculture che strizzano l’occhio all’art nouveau. I tavolini sono tondi e ci sono anche degli sgabelli. Dietro il bancone, un uomo sui trent’anni, occhiali e baffi a pennetta, armeggia con la macchina del caffè. Davanti a lui…
Pancia
Pancia. Mattina, Roma, Via del Corso. Due ragazze sui vent’anni attraversano la strada. – Te devo di’ ‘na cosa: c’ho ‘a pancia piena. – Nun me ne parla’. Due giorni che non riesco a cagare.
Oi oia
Oi oia. Cagliari, via Roma, due donne, una sulla settantina, l’altra sulla quarantina, aspettano l’autobus davanti alla pensilina. – Ma tu sei la sorella di Franco? – No. – Me lo ricordo bene, a Franco. – Non sono la sorella di Franco. – Ma io la conosco, a tua mamma. – Mia mamma deve morire….
Su livelli sfalsati
Su livelli sfalsati. L’altra mattina camminavo e guardavo le persone che incrociavo, le guardavo e le ascoltavo, le guardavo il tempo di uno sguardo, le ascoltavo il tempo di un niente, alcune parlavano al telefono, altre invece parlavano tra di loro, e tutte comunque sembravano avere tante cose da dirsi, tantissime cose da dirsi, e…
Discorsi che portano da qualche parte
Discorsi che portano da qualche parte. Io sono povero. Non sono mai stato ricco. Ché se fossi stato ricco, ora non sarei povero. Io sono più povero di tanti poveri. Sono anche meno povero di certi poveri, non c’è dubbio. Che poi va da sé che molti poveri siano meno poveri di certi altri poveri,…