Terza persona singolare. Stamattina mi sono alzato e innanzitutto ho fatto una cazzata, non una grande cazzata, ma insomma una cazzata, e dopo aver fatto questa cazzata ho reagito con una smorfia di vago disprezzo, gli angoli della bocca piegati all’ingiù, e poi ho scosso la testa e con un tono da presa per il culo…
La manopola
La manopola. Cagliari, autobus. Il tizio sulla settantina, riportino unto e pancia prominente, è seduto a fianco al finestrino e parla al telefono. Di tanto in tanto si tocca la patta dei pantaloni. – E che cosa ci vuoi fare? Non gli puoi tenere rancore. No. Quattrocento, prendo. Adesso… come faccio a tenere, mettere benzina…
Si può sapere?
Si può sapere? Poco fa ho sentito un tizio che urlava al telefono e diceva: – Perché ti ho telefonato? Eh? Si può sapere che cazzo voglio da te? Eh?
Più tardi
Più tardi. – Ciao, ti disturbo? – Tranquillo. Dimmi dimmi. – No, volevo raccontarti una cosa. – Dimmidimmidimmi. – Sicuro che non ti disturbo? – Tranquillo. Dimmi dimmi. – Ecco, mi è successa una cosa strana. – Dimmidimmidimmi. – Ma mi stai ascoltando? – Tranquillo. Dimmi dimmi. – Senti, non lo so, magari ti chiamo…