Brevi manu. È da ieri che cerco un termine, una parola, un aggettivo, qualsiasi cosa, per definire il comportamento della postina che, dopo aver suonato al citofono e aver ottenuto in risposta un “Sì, sono in casa, le apro il portoncino”, null’altro dice o fa se non appiccicare alla cassetta condominiale un Avviso di Giacenza…
Io no #67
Io no #67. Farfalla di Bali frulli le ali e voli. Io no.
Come mi chiamo
Come mi chiamo. Qualche sera fa, nel corso di una cena tra amici, stavo cercando di socializzare con la figlia di Anna e Ralph, una bambina splendida di due anni. Le dico “Gianni. Il mio nome è Gianni”. Lei mi guarda, serissima, e non dice niente. Quindi le chiedo “Come mi chiamo?”. Niente. “Come mi chiamo?”,…
Significati
Significati. Forse ho inventato una parola nuova. In effetti non so se già esista, non ho controllato, ma penso di no. La parola che ho inventato si chiama “grumore”. E siccome l’ho inventata, d’ora in avanti non la metterò più tra virgolette, non ce n’è alcun bisogno.Grumore ancora non so bene che cosa significhi, ma…
L’umanità
L’umanità. Ieri mi ha fermato un tizio per strada, mi ha chiesto se avessi da accendere. Poi, dopo avermi restituito l’accendino, mi ha ringraziato e ha detto: – Ti confesso una cosa: l’umanità è stronza. E se n’è andato.
Di già
Di già. Quindi. Giugno è finito.Di già? Sì, di già.Come in quella canzone di Aznavour? Non lo so. Non mi ricordo. Come faceva?… “Di gia’, sto attento al minimo rumore,E i movimenti che danno, le ore”…Esatto.Bravo Aznavour, eh?Bravissimo. Ma dov’eri finito?Non lo so. Forse dentro una canzone di Aznavour.
Senza soluzione di continuità
Senza soluzione di continuità. Spiaggia del Poetto, a Cagliari. Accampamento di ombrelloni. Sono in sei, seduti in cerchio, tre uomini e tre donne, età media cinquantacinque anni. Parlano a voce alta da non so quanto, senza soluzione di continuità. Dai loro discorsi mi sono fatto l’idea che sono: medici, microbiologi, esperti di agricoltura, sociologi, antropologi,…
Favole
Favole. Fra le tante sfaccettature che arricchiscono la mia ignoranza, c’è anche quella di non essere un grande conoscitore di favole, e così, ogni volta, trovo difficoltà nel ricordare chi sia stato, tra Esopo, Fedro e La Fontaine, a scrivere “La ziddicca e il cagallone”.
Continuiamo così
Continuiamo così. Al bar, lui è seduto al tavolino, ha un marcato accento del nord e parla a voce alta al telefono. A un certo punto dice “Guarda, ieri notte abbiano cenato alla grandissima: una tempurina di verdurine, uno spaghettino, un frittino e un’insalatina di pomodorini e mozzarelline”.In un film di Nanni Moretti, mi avvicinerei…
Proprio pieni
Proprio pieni. L’altra notte c’era la luna piena. Mi sono affacciato e l’ho guardata. Era proprio piena. Credo che anche la luna sia rimasta lì a guardarmi. Ero proprio pieno. Per almeno cinque minuti ci siamo guardati in silenzio, entrambi proprio pieni. Poi ci siamo rotti i coglioni e abbiamo smesso.