Cose che ho pensato (tre). 21. Una volta ho pensato di fare il turista. Era maggio, faceva caldo, così ero uscito da casa vestito da turista: bermuda di cotone, camicia sgargiante, occhiali a specchio, scarpe comode e cappello di paglia, color crema. Il vicino affacciato alla finestra aveva scosso la testa “Ma come si è conciato?”, mi…
I presenti tavoli
I presenti tavoli. I presenti tavoli sono ad uso esclusivo della pizzeria-fast food “Il Golosone” È severamente vietato sostare nei suddetti tavoli senza alcuna consumazione La direzione ringrazia [Cagliari, viale Diaz]
L’uomo che allontanava le nuvole con un sorriso
L’uomo che allontanava le nuvole con un sorriso. Sono passati trentuno anni, da quel ventotto maggio. Non dico che sembri ieri, ma insomma. È che alcuni ricordi hanno un modo di procedere tutto loro. A volte basta un soffio di vento, o un suono ovattato, per recuperarne un’immagine intatta e nitida. Ora che ci ripenso,…
Gli scricchiolii dell’autocontrollo
Gli scricchiolii dell’autocontrollo. Alle undici ho appuntamento con il consulente che dovrà aiutarmi nella compilazione della dichiarazione dei redditi. Esco da casa alle dieci e cinquanta. Sono in ritardo e cammino di fretta. Il marciapiede è deserto. Il passaggio pedonale pure. Nemmeno l’ombra di un auto. Accelero il passo e attraverso la strada. Sopra di…
Cose che ho pensato (uno)
Cose che ho pensato (uno). 1. Una volta ho pensato di essere Dio. Ma avevo la febbre alta, quindi non conta. 2. Una volta ho pensato di avere i super poteri. E non avevo nemmeno la febbre, guarda un po’. 3. Una volta ho pensato una cosa che mi ha fatto stare molto, ma…
Tre dita
Tre dita. A un certo punto ho starnutito. Così forte che mi sono ustionato la mano. Non proprio del tutto, ma quasi. Tre dita della mano sinistra. Un bel guaio, non c’è che dire. (foto mancante)
C’è tutto un maggio
C’è tutto un maggio. Manteniamo la calma. Non facciamoci trascinare dalle agitazioni dell’animo. Attrezziamoci per affrontare lo scompiglio delle parole. Quelle dette, quelle non dette, quelle pensate, quelle in equilibrio, quelle mendicate, quelle capovolte e quelle immaginate. Restiamo simmetricamente difformi. C’è tutto un maggio intorno. Non sprechiamolo. nella foto, non è maggio
Autobus domenicale
Autobus domenicale. – Vieni qua! Tocca, sezzirì vicino a questa signora. – Ih, ‘tta bellu pippiu! – Ajò siedi. – Lei è la mamma? – No, sono la nonna. – Ma che bel bimbo! E me lo dici quanti anni hai? – … – Non parla? – Ha due anni e mezzo. Quando vuole già…
Bene, benissimo
Bene, benissimo. Siccome avevo dimenticato di prendere le chiavi, l’altra sera per farmi aprire il portone del palazzo di casa ho dovuto citofonare. Dopo un po’ ho udito la voce di mia figlia provenire dall’altoparlante sotto la pulsantiera. – Chi è? – ha chiesto. – Noi – ho risposto io senza esitare. Il portone si è…
Mi piace il tuo cappello
Mi piace il tuo cappello. Oggi mi sono ricordato di quella volta che avevo diciassette anni e gli amici mi avevano detto Vieni che andiamo a ballare. Così mi ero vestito per andare a ballare: camicia di raso arancione, pantaloni neri, cinturone, stivali e cappello di pelle scura. Gli amici mi avevano detto che ero…