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  • Tag Archives:  Gianni Zanata

Dalla parte di Thelonious (free)

Dalla parte di Thelonious (free). L’altra sera sull’autobus che mi riportava verso casa c’erano due tizi che parlavano senza sosta, uno dei due, il più basso, faccia tonda e labbra sottili, orecchie a sventola, maglioncino sulle spalle e scarpe alla moda, alla fine di ogni discorso agitava la mano e a voce alta diceva “Non…

Dalla parte di Thelonious

Dalla parte di Thelonious. L’altra sera sull’autobus che mi riportava verso casa c’erano due tizi che parlavano senza sosta. Uno dei due, il più basso, faccia tonda e labbra sottili, orecchie a sventola, maglioncino sulle spalle e scarpe alla moda, alla fine di ogni discorso agitava la mano e a voce alta diceva “Non per…

Un paio di scarpe nuove

Un paio di scarpe nuove. Questa mattina ho indossato le mie scarpe nuove e sono uscito da casa per andare a lavoro. Mentre camminavo ho pensato che non avevo voglia di fare la solita strada, mi andava di cambiare. L’ho pensato e l’ho fatto. Anziché camminare dritto e poi a destra e poi a sinistra e poi…

Le porte sbattono quando c’è troppo vento

Le porte sbattono quando c’è troppo vento. Devo mettermi in testa che certe volte è meglio che me ne stia zitto, che non fiati, che stia in silenzio. Zitto zitto. Ma non zitto zitto come se fossi impaurito o mortificato. Come se volessi dire e non dire. No. Proprio zitto. Muto. Zitto Zitto. Ma non zitto…

L’uomo è un idiota

L’uomo è un idiota. L’essere umano è un essere stronzo, bravo chi lo capisce. Così mi dice Lucio, che di esseri umani se ne intende. Ogni santo giorno sta lì, seduto ai tavolini del bar, a bere birra, fumare e leggere a scrocco i giornali. Ogni santo giorno. Io li conosco, gli esseri umani. Ne…

Prendiamo le orecchie

Prendiamo le orecchie. Sono sempre più convinto che l’essere umano abbia subìto un forte rallentamento evolutivo. Si tratta di una cosa talmente evidente che me sono accorto pure io che non sono uno scienziato. Voglio dire, prendiamo le orecchie: se ci fossimo evoluti come Dio comanda, oggi sapremmo muoverle, drizzarle e piegarle a piacimento, più…

Riprovi più tardi

Riprovi più tardi. Sull’autobus. Giovane al telefono. – No. Mi dispiace. Adesso non fa. Mamma non c’è. Cioè, c’è ma non può rispondere. Mi dispiace. Le ho detto che non fa. In questo momento è impegnata. Si sta facendo la doccia. Riprovi più tardi. Grazie.   nella foto, il telefono

Devo ricordarmi

Devo ricordarmi. Devo ricordarmi un sacco di cose. Una delle cose di cui devo ricordarmi è raccontare la storia della maglietta grigia. Non è una storia semplice da raccontare. Però va raccontata. Devo ricordarmelo. La maglietta grigia, per inciso, è mia. Il particolare non è secondario. Devo ricordarmi anche questo, nel momento in cui la…

Mi sono alzato

Mi sono alzato. All’improvviso mi sono alzato. Uno stare in piedi impellente. Di quelli da stare in piedi per ore e ore. Poi mi sono seduto. Lo stare in piedi non era più impellente. Però, insomma, che stare in piedi.    

Mi sono divertito

Mi sono divertito. All’improvviso mi sono divertito. Un divertimento piacevole. Di quelli da divertirsi per ore e ore. Poi mi sono rattristato. Il divertimento non c’era più. Però, insomma, che divertimento.      

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