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Grazie (1)

Grazie (1). L’autore mi ha mandato un appunto scritto su carta millimetrata. “Buongiorno. Avrei voluto fornirle un resoconto più esteso e particolareggiato degli avvenimenti recenti. Ma ciò, inevitabilmente, avrebbe comportato l’utilizzo di diverse decine di migliaia di parole. Non mi è sembrato il caso. So che anche lei è molto permaloso, quindi la prego di…

Una tazza di tè

Una tazza di tè. Nives è seduta sul divano. Ha i capelli raccolti in una coda alta e si accarezza il vestito acquamarina. Goffredo è in piedi, sorseggia del tè verde e la guarda con espressione neutra. – Mi faccio sempre le domande sbagliate – dice lei.– E le risposte? Come sono le risposte? –…

Arrivederci, è stato un piacere parlare con te

Arrivederci, è stato un piacere parlare con te. Tratto da una storia vera. Si omette il nome della società di telecomunicazioni per evitare imbarazzi reciproci.  Qualche giorno fa.– Buongiorno, ho un problema con la connessione, dati e voce: non funzionano né il telefono né la linea internet. Come posso ricevere assistenza? Grazie. Il codice utente…

Succo di mirtillo

Succo di mirtillo. Qualche giorno fa è successo che sono entrato in un bar e ho ordinato un succo di mirtillo, un dettaglio per lo più insignificante, il fatto che abbia ordinato un succo al mirtillo, dato che sono numerosi, forse decine di milioni in tutto il mondo, i consumatori di succo di mirtillo. A…

Sono il babbo

Sono il babbo. Alle 19.35 squilla il telefono, non il telefonino, l’altro.  Al terzo squillo rispondo. – Pronto. – … – Pronto? – Carmen! – Buonasera. Chi parla? – Come? – Chi parla? – Sono il babbo. – Il babbo di chi? – Il babbo di Tonino. – … – … – Ma chi cerca?…

Nervature

Nervature. A un certo punto, mentre camminavo, ho visto una foglia volare. Si era appena staccata da un grande albero e si librava in volo sospinta dal vento, lentamente. Mi sono fermato a osservarla, fin quando non si è posata sul marciapiede. Allora l’ho raccolta e l’ho tenuta per un po’ sul palmo della mano….

Non trovo le parole

Non trovo le parole. Questa mattina sull’autobus a un certo punto una donna ha iniziato a agitarsi e ha detto Scusate, scusate, permesso, permesso, scusate, permesso. Un tizio l’ha guardata e le ha detto Deve scendere alla prossima? E lei ha detto Sì, sì, grazie, permesso, permesso, sono in modalità espulsione. Ecco. Non lo so….

Grazie

Grazie. Mi son perso. Chi mi ritrovasse è pregato di restituirmi. Grazie.

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