Io no #52. Diceva “Non parlo di te. Parlo di me”. Io no.
La fantasia
La fantasia. Cagliari, autobus, linea 5. Sonia indossa un vistoso pellicciotto fucsia, un berretto di lana bianca e un paio di occhiali da sole con le lenti tonde. – Avete due euro? – No. – Avete due euro? – No. – Avete due euro? – No. – Avete due euro? – Sì. – E me…
Io no #51
Io no #51. Mi parlava e diceva Coffehouse, Store, Bistrot. Io no.
Io no #50
Io no #50. Si poteva permettere la solitudine. Io no.
Scritto su un rotolo di papiro
Scritto su un rotolo di papiro. Il mondo è donna, nonostante il mondo sia singolare maschile, altrimenti sarebbe la monda. Però la monda è una cosa altrettanto seria, c’è da dire questo. Per esempio, un tempo c’erano le mondine che lavoravano nelle risaie con l’acqua fino alle ginocchia, a piedi nudi e la schiena curva…
Io no #49
Io no #49. Diceva, diceva. Diceva che aveva da dire. Io no.
Caverne
Caverne. Sull’Unione Sarda di oggi, a pagina 10, nella rubrica Lettere e Opinioni, ho letto questo messaggio: “No vax, no tav, no industrie. Perché non vanno a vivere nelle caverne?”. Inviato da Tex75 (via sms).
Io no #48
Io no #48. Lei voleva stare con un altro. Io no.
Io no #47
Io no #47. Il suo collo era caldo e profumato. Io no.
Io no #46
Io no #46. Amavano il freddo, speravano nevicasse. Io no.