Quattr’occhi. Mi sono preso da parte e mi sono fatto un bel discorso a quattr’occhi, mi sono detto le cose che c’erano da dire, senza tanti giri di parole, me le sono proprio cantate.Dopo, mi sono sentito un rompipalle, di quelli anziani, bolliti, petulanti e fastidiosi. E mi sono mandato affanculo.
Cantanti
Cantanti. Passeggiavo, e all’improvviso dal cantiere di un palazzo in ristrutturazione si è levato alto il canto di un muratore “… e ora le tue labbra puoi spedirle a un indirizzo nuovooo…”. Di rimando si è sentito un urlo “Tocca, o su cantanti, tirami la fune porcabagassa!”.
Quindi?
Quindi? Questa mattina mi sono avvicinato allo specchio e ho notato i miei occhi che mi fissavano, sembravano volermi dire “Quindi?”.Allora ho detto “Quindi cosa?”.Siamo rimasti in silenzio per un minuto e mezzo. Poi ci siamo mandati a quel paese.
Metafore fuorvianti e altre cortesie
Metafore fuorvianti e altre cortesie. Se c’è una cosa che si può dire con assoluta certezza sulle allergie è che le allergie sono fastidiose. E se c’è un’altra cosa che si può dire con altrettanta, assoluta certezza sulle allergie è che l’allergia al polline è molto fastidiosa. I pollini sono dappertutto, in campagna come in…
Difetti
Difetti. Mi è venuto da pensare che ho un difetto alla vista e per vedere da lontano, e a volte anche un po’ da vicino, strizzo gli occhi. Questo per dire che se per caso vi incontro per strada e non vi saluto, è solo perché in quel momento non porto gli occhiali da vista….
Borse
Borse. Mi sono guardato allo specchio. Ho le borse sotto gli occhi. E anche sopra. E credo anche dietro.
La realtà è un sottaceto
La realtà è un sottaceto. Quando stamattina ho aperto la finestra e ho guardato fuori, l’aria era molto fresca, ho iniziato a vedere dei puntini che sbrilluccicavano, come scie di coriandoli luminosi che si muovevano ovunque volgessi lo sguardo. Avevo anche la vista annebbiata e i fiori, gli alberi, tutte le cose sembravano mancare di…
La prestazione
La prestazione. Quando incontro qualcuno che mi chiede Be’, come va?, impiego sempre troppo poco tempo per rispondere, in genere rispondo d’istinto e dico Va bene, e invece dovrei prendermi qualche ventina di secondi di pausa, riflettere in silenzio, roteare un po’ le pupille e quindi abbassare lo sguardo e rispondere Guarda, la prestazione non…
Giorno 29
Giorno 29. Dal diario di H., scritto un mese prima della sua partenza per Cuba. Zurigo, pensione Josephine.Oggi è il 29 giugno 1997. Sono le 7.50.Stanotte ho sognato di svegliarmi in una città orientale, forse giapponese, forse coreana, forse no. Le strade brulicavano di auto nere e affusolate. Le persone indossavano una specie di divisa,…
Colmi d’amore e tenerezza
Colmi d’amore e tenerezza. Li ho visti salire sull’autobus, si tenevano per mano. Entrambi sui venticinque, lui con un grande tatuaggio sul collo e la testa rasata, lei stretta in un giubbotto di finta pelle e stivaletti rossi. Si sono seduti un paio di file davanti a me e hanno iniziato a parlare fitto, sottovoce,…