Quaderni del coprifuoco (29). Questa mattina ho aperto la finestra di cucina e credo che la maniglia mi abbia detto qualcosa, non ho capito bene cosa. Le ho risposto che la mattina presto non ho voglia di fare conversazione. Ed è finita lì.
Senza soluzione di continuità
Senza soluzione di continuità. Spiaggia del Poetto, a Cagliari. Accampamento di ombrelloni. Sono in sei, seduti in cerchio, tre uomini e tre donne, età media cinquantacinque anni. Parlano a voce alta da non so quanto, senza soluzione di continuità. Dai loro discorsi mi sono fatto l’idea che sono: medici, microbiologi, esperti di agricoltura, sociologi, antropologi,…
Continuiamo così
Continuiamo così. Al bar, lui è seduto al tavolino, ha un marcato accento del nord e parla a voce alta al telefono. A un certo punto dice “Guarda, ieri notte abbiano cenato alla grandissima: una tempurina di verdurine, uno spaghettino, un frittino e un’insalatina di pomodorini e mozzarelline”.In un film di Nanni Moretti, mi avvicinerei…
L’estate indimenticabile
L’estate indimenticabile. Avevo davanti un rustico vassoio da un metro e mezzo ricolmo di spaghetti polemici all’astice e di lato un caustico lavamano di cozze migranti al sugo e un calice agrituristico da quarantacinque cc di vino rosso sierologico e il mare al tramonto su una tipica spiaggia distanziale e antisocialista e l’acqua pura e…
Le cause del disastro
Le cause del disastro. Mi è venuto in mente che qualche giorno fa, in un bar, ho sentito una donna dall’accento lombardo che parlava con un uomo dall’accento cagliaritano e la donna stava raccontando qualcosa circa la crisi economica nel nord Italia e, a un certo punto, lui l’ha interrotta e le ha detto molto…
Vertigini
Vertigini. Una volta ho pensato di essere un Post-it®, che si scrive con la P maiuscola, il trattino prima di it e il simbolo del marchio registrato, perché Post-it® è un marchio registrato e depositato e se lo scrivessi senza il simbolo del marchio registrato e depositato potrebbe essere un reato, non ne sono sicuro, ma tra…
Io no #54
Io no #54. Diceva “Non parlo di te. Parlo di me”. Io no.
Rendersi conto
Rendersi conto. Dice Arturo che l’altra notte si è svegliato all’improvviso perché gli era sembrato che stessi parlando nel sonno. Poi si è avvicinato per rendersi conto e dice che non stavo parlando. Stavo cantando “Sul mare luccica l’astro d’argento”. Non è più riuscito a chiudere occhio, dice.
Io no #52
Io no #52. Diceva “Non parlo di te. Parlo di me”. Io no.
Carteggi (1)
Carteggi (1). Ciao, come stai? Volevo scriverti una lettera, e infatti, come vedi, la sto scrivendo. Volevo scriverti una lettera perché mi sembra che dovremmo parlare, io e te. Certo, al momento sono io che parlo con te. Anzi, sono io che ti scrivo, per la precisione. Però se anche tu volessi parlarmi, o scrivermi,…