Il suo primo pensiero. “L’ho visto, è un tonno! Guardate! Un tonno, un tonno!”, urlava l’uomo disteso sul pagliericcio. La donna che lo aveva accompagnato al dormitorio barcollava e dietro di lei un bambino nudo cercava di strapparle di mano la bottiglia. “Un tonno! Guardate! Un tonno!”, continuava quello. Il musicista, le spalle ricurve sullo…
Giorno 25
Giorno 25. Credo di aver sognato un sogno che all’inizio non sembrava nemmeno un sogno. Poi invece si è capito che era proprio un sogno. Mi sono dimenticato com’è che si sviluppava, però da qualche parte c’era Charlie Parker che sfasciava a gomitate un pianoforte. Al risveglio ho composto una poesia che non mi sento…
Il corso del pensiero
Il corso del pensiero. “Tutte le condizioni erano riunite adesso, mi sembrava, per pensare. Qualche minuto prima, sul marciapiede della stazione marittima, mi ero soffermato a guardare la pioggia che cadeva attraverso il fascio luminoso di un riflettore, in quello spazio molto preciso delimitato dalla luce, chiuso eppure sprovvisto di confini materiali quanto il tremolio…
L’appagamento
L’appagamento. All’alba di una giornata poco meno che insignificante per la maggior parte degli esseri umani, Raffaele è salito sul terrazzo e si è messo a guardare i tetti della città che dormiva ancora. Con la mano sinistra si accarezzava il mento, con la destra stringeva un bicchiere di latte caldo. Poi ha inclinato lievemente…
Non è un film di Nanni Moretti
Non è un film di Nanni Moretti. Una volta ho scritto una storia triste, ma così triste che tutta quella tristezza mi ha fatto intristire per una settimana di fila. E la tristezza aumentava ogniqualvolta mi capitava di riflettere su ciò che avevo scritto. Intristivo al solo pensiero della tristezza. E più intristivo più la…
Un’ora fa
Un’ora fa. Un’ora fa ho pensato una cosa che mi sembrava un pensiero interessante da approfondire, uno di quei pensieri che se sviluppati e argomentati come si deve possono portare a ragionamenti complessi ma al tempo stesso lineari e per nulla campati per aria. Un’ora fa. Ecco. Se solo ricordassi che pensiero era.
Pensiero rivoluzionario
Pensiero rivoluzionario. “E un linguista sovietico aveva previsto che quando il comunismo avesse trionfato nel mondo intero la società nuova avrebbe fatto a meno delle lingue perché la simbiosi dei lavoratori sarebbe stata tanto profonda che parlare sarebbe diventato inutile e la gente avrebbe dimenticato gradualmente le lingue e avrebbe comunicato grazie al solo potere…
Mondo Materiale
Mondo Materiale. «Avevo questo pensiero che aleggiava nella mia mente e che rimase con me anche dopo, e il pensiero era: “Yogi dell’Himalaya”. Non so perché – non ci avevo mai pensato in tutta la mia vita ma d’improvviso quel pensiero si era insinuato in un angolo della mia coscienza. Era come se qualcuno mi…