Favole. Fra le tante sfaccettature che arricchiscono la mia ignoranza, c’è anche quella di non essere un grande conoscitore di favole, e così, ogni volta, trovo difficoltà nel ricordare chi sia stato, tra Esopo, Fedro e La Fontaine, a scrivere “La ziddicca e il cagallone”.
Continuiamo così
Continuiamo così. Al bar, lui è seduto al tavolino, ha un marcato accento del nord e parla a voce alta al telefono. A un certo punto dice “Guarda, ieri notte abbiano cenato alla grandissima: una tempurina di verdurine, uno spaghettino, un frittino e un’insalatina di pomodorini e mozzarelline”.In un film di Nanni Moretti, mi avvicinerei…
Le cause del disastro
Le cause del disastro. Mi è venuto in mente che qualche giorno fa, in un bar, ho sentito una donna dall’accento lombardo che parlava con un uomo dall’accento cagliaritano e la donna stava raccontando qualcosa circa la crisi economica nel nord Italia e, a un certo punto, lui l’ha interrotta e le ha detto molto…
Il bazar del risentimento
Il bazar del risentimento. La tua storia non sta in piedi, fa acqua da tutte le parti: così gli dicevano. E lui era d’accordo, ma fino a un certo punto. Le storie, pensava lui, hanno quasi sempre un difetto, se a raccontarle sono i protagonisti. Sanno di sentimenti intangibili, pianti, sorrisi e troppa creatività. Eppure…
L’altra
L’altra. Mi ha detto “Ti devo dire due cose, una buona, l’altra no. Quale vuoi sentire per prima?”. L’altra no, gli ho detto. “L’altra no è che non mi ricordo quella buona”. Ha fatto un gesto vago con la mano, e poi se n’è andata per i fatti suoi.