Il suono delle parole. Se conoscessi le lingue straniere, non tutte, almeno il russo o questa lingua slava che parlano i due che mi stanno di fronte, seduti al tavolino, lei che con voce stridula sembra accusare lui di qualcosa, chissà cosa, e lui zitto e a capo chino, lei che da più di venti…
Quindi?
Quindi? Questa mattina mi sono avvicinato allo specchio e ho notato i miei occhi che mi fissavano, sembravano volermi dire “Quindi?”.Allora ho detto “Quindi cosa?”.Siamo rimasti in silenzio per un minuto e mezzo. Poi ci siamo mandati a quel paese.
Riconoscersi
Riconoscersi. Forse voleva soltanto suggerirmi di fare attenzione all’incrocio, o forse voleva semplicemente salutare qualcuno, non lo so, fatto sta che quando ho sentito suonare il clacson e mi sono voltato e ho visto la faccia del tizio al volante del camioncino, senza pensarci un istante gli ho detto Ohconchegazzu. Lui mi ha guardato e…
Nervature
Nervature. A un certo punto, mentre camminavo, ho visto una foglia volare. Si era appena staccata da un grande albero e si librava in volo sospinta dal vento, lentamente. Mi sono fermato a osservarla, fin quando non si è posata sul marciapiede. Allora l’ho raccolta e l’ho tenuta per un po’ sul palmo della mano….
Cose che ho pensato (quarantatré)
Cose che ho pensato (quarantatré). 220. Una volta ho pensato di raccontare ad Arturo di quando ero bambino e mia mamma mi mandava a fare la spesa dal salumiere. Che poi non vendeva soltanto salumi, il salumiere. Vendeva di tutto. Olio, pane, biscotti, pasta, mozzarelle fresche, latte fresco, frutta, verdura, dentifricio, varechina, detersivo per i…
Persi in qualcosa di completo e grande
Persi in qualcosa di completo e grande. Ci sono sguardi e sguardi. Ci sono sorrisi e sorrisi. Ci sono sguardi che non dicono nulla. Che non sono nemmeno sguardi. Ci sono sorrisi che non sono nemmeno sorrisi. Che non dicono nulla. Gli sguardi e i sorrisi di Gianfilippo dicono. Anzi, spesso parlano. L’altra sera, prima…