Il quinto dell’anno. Ieri mattina ho incontrato A. e gli ho detto “Buon Anno” e poi ho aggiunto “Ma non è che cambi molto, eh”, e a parte tutto avrei voluto spiegargli che in realtà gli anni non esistono, cioè, esistono ma non in quel senso, che in fin dei conti si tratta sempre dello…
Traslocare #7
Traslocare #7. Traslocare significa aprire scatole impolverate, scovare vecchie cose e ritrovarsi dentro una macchina del tempo. Questa foto è stata scattata nel ’75, o giù di lì. Non ricordo con precisione che tipo di macchina fosse, mi sembra una Agfamatic. Il bianco e nero era una mia scelta, non tanto estetica quanto economica: lo…
Traslocare #5
Traslocare #5. Traslocare significa non avere tempo che per traslocare. Anche se prima per sbaglio ho scritto trascolare, che anche se non esiste mi sembra un bel verbo, trascolare, secondo me rende l’idea.
Giuro che non c’entro niente
Giuro che non c’entro niente. L’altra sera in piazza Matteotti ho incrociato un gruppo di persone, credo fossero asiatici, forse del Bangladesh, o forse no, e queste persone stavano discutendo nella loro lingua. Non si capiva niente. Forse discutevano di calcio, di donne, di politica, del tempo, di cucina o di filosofia, chi lo sa….
Il cervello è un ologramma
Il cervello è un ologramma. “E certi matematici dicevano che la realtà non era altro che una costruzione matematica del cervello umano che interpretava frequenze provenienti da un’altra dimensione che trascendeva lo spazio e il tempo e che il cervello era un ologramma che rifletteva l’universo che era a sua volta un ologramma. E nel…
Tirare dritto
Tirare dritto. L’altra mattina aspettavo che passasse il 5 alla fermata dell’autobus. E, mentre aspettavo, pensavo allo scorrere dei minuti, alla nostra capacità di percepire il fluire del tempo, che a volte ci sembra lungo, altre breve. Aspettavo e mi chiedevo se poi scorra davvero, il tempo, o se non sia piuttosto una nostra impressione,…
C’è tempo
C’è tempo. Mi aveva detto Arturo osservando la luna da sopra una terrazza di fronte al mare. “C’è tempo”, aveva ripetuto. “Tempo per cosa?”, gli avevo chiesto io. “Perlopiù, dico, c’è tempo”, mi aveva risposto lui. nella foto, ci sono anche i Rolling Stones
Dialoghi sulla telefonia mobile
Dialoghi sulla telefonia mobile. Lavori in corso sulla strada davanti al porto. L’autobus procede a singhiozzo. Due donne ultrasettantenni, sedute una di fronte all’altra, osservano dai finestrini la monotonia del traffico. – Tocca tocca, Serafina, mi sa che scendo alla prossima. – Eia. – Si bieus crasi. – Eia. – Ti telefono alle nove e…
Tutto il tempo che sciupiamo
Tutto il tempo che sciupiamo. Urliamo troppo, parliamo poco, non sappiamo ascoltare, non sappiamo tacere quando è giusto tacere, ci ostiniamo a guardare anziché vedere. Tutto il tempo che sciupiamo, che con affanno ricerchiamo, non lo troveremo più, non lo troveremo altrove.
Tinte, volti e camicette
Tinte, volti e camicette. S’è smarrito il colore. Negli occhi, sulla fronte. Pure sulle labbra. Un tessuto blu rimasto senza bottoni: tutte le asole orizzontali allineate nel vuoto. A volte capita che non esista miglior tempo del tempo perso a non far niente, ma proprio niente. A volte capita.