Carteggi (6). Ciao, ti scrivo con una bic medium nera. Potrei scriverti con una matita staedtler noris 120 2b. O con una pilot bps-gp (f) rossa. Altrimenti con una koh-i-noor hardtmuth studio acquarello blu. O, meglio ancora, con una pilot v7 hi-tecpoint o.7 nera. O, al limite, con un evidenziatore stabilo boss fucsia. Ma nel…
Sono aperte le iscrizioni (2)
Sono aperte le iscrizioni (2). Siccome poi il corso di abbondanza creativa è saltato, non si è fatto, e forse è stata una buona idea non farlo, mi è venuto in mente che però si potrebbe organizzare un incontro più specifico, un corso di scrittura a distanza, della durata di un paio d’ore, massimo tre, per…
L’intenditore
L’intenditore. Sassari, piazza Fiume, al tramonto. Lui parla al telefono e mentre parla cammina compiendo ogni tanto dei mezzi giri intorno a se stesso. – E quindi?… Bene… E invitala a cena, no? Cosa c’hai da mangiare a casa? Insalata ne mangia?… E formaggio?… Niente? Eh, sono complicate le donne, già lo sai… Ascolta me,…
La pace nel mondo
La pace nel mondo. Mi sembra di aver sognato un sogno in cui portavo la pace nel mondo e tutti i capi di Stato mi regalavano casse di muggini e gamberoni, e poi liberalizzavo la cannabis e al tramonto al posto del sole c’era una boccia di pesci rossi.
Canzoni nella testa (9)
Canzoni nella testa (9). L’altra mattina avevo nella testa una canzone di Pino Daniele, “Se Tu Fossi Qui”, una canzone vecchia di vent’anni. Perché ce l’avessi nella testa, non lo so. A volte le canzoni fanno così, ti entrano nella testa e ci fanno la tana, vai a sapere come e perché. C’è rimasta tutta…
Cose che ho pensato (trentasei)
Cose che ho pensato (trentasei). 201. Una volta ho pensato di essere il nipote di Jean Gabin. Una mattina ero partito per Parigi, volevo andare a visitare la tomba dello zio Jean. Poi, una volta arrivato a Parigi, avevo cercato qualcuno che mi indicasse il cimitero dov’era sepolto. Al Père-Lachaise avevo incontrato una signora anziana,…
In certi stati d’animo
In certi stati d’animo. Ogni tanto, non saprei dire sotto quale forma di idea o di raffigurazione mentale, nell’ora che precede il tramonto, in estate, succede che una specie di attesa positiva ed equilibrata si manifesti dal nulla, nel profondo dei miei pensieri, come un’ampia breccia di ottimismo debole e un po’ sconclusionato. Poi scopro…