Carteggi (1). Ciao, come stai? Volevo scriverti una lettera, e infatti, come vedi, la sto scrivendo. Volevo scriverti una lettera perché mi sembra che dovremmo parlare, io e te. Certo, al momento sono io che parlo con te. Anzi, sono io che ti scrivo, per la precisione. Però se anche tu volessi parlarmi, o scrivermi,…
Natale (9)
Natale (9). Cagliari, piazza Garibaldi, ore 18.35, vigilia di Natale. Lei, età indefinibile, forse quarantacinquenne, è seduta su una panchina e parla al telefono. – Pronto? Mi senti? Ah. Ciao. Allora sei vivo. Eh. Sì, sì. Se non ti chiamo io. Tu no, eh? Non farti sentire, mi raccomando. Bellisceddu chi sesi. Sì, sì. Non…
C’è stato un periodo
C’è stato un periodo. Un periodo volevo foderarmi con carta da parati. Non tutto, solo le orecchie. Più o meno in quel periodo volevo anche scrivere una canzone fatta apposta per Nicola Di Bari.
C’è mancato poco
Ci è mancato poco. Non volevo fare l’astronauta. Non volevo fare il calciatore. Non volevo fare nemmeno l’attore. Io, quand’ero piccolo e pensavo a cosa mi sarebbe piaciuto fare da grande, volevo fare il nichilista. Poi, purtroppo, ho fatto altro. Ma c’è mancato poco.
Più tardi
Più tardi. – Ciao, ti disturbo? – Tranquillo. Dimmi dimmi. – No, volevo raccontarti una cosa. – Dimmidimmidimmi. – Sicuro che non ti disturbo? – Tranquillo. Dimmi dimmi. – Ecco, mi è successa una cosa strana. – Dimmidimmidimmi. – Ma mi stai ascoltando? – Tranquillo. Dimmi dimmi. – Senti, non lo so, magari ti chiamo…