Come spiegarlo. Poco fa, mentre camminavo e leggevo alcuni messaggi inviati sul telefono, ho sentito una voce alle mie spalle. “Mi scusi”, ha detto. Al che mi sono voltato e ho detto “Mi dica”. Be’, non saprei come spiegarlo ma alle mie spalle non c’era proprio nessuno.
Senza parole
Senza parole. Nei giorni scorsi, io e Marcel Proust, il cane di Arturo, siamo stati ore e ore a guardare la tv e ad ascoltare le notizie sulla crisi istituzionale e tutto il resto, i colpi di scena si susseguivano e c’era da restare senza parole. Anche Marcel Proust, che di solito non perde mai…