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Ombelichi & tatuaggi

Ombelichi & tatuaggi. Autobus, linea 6. I due stavano chiacchierando del più e del meno, poi uno ha detto all’altro che Cinzia voleva farsi un tatuaggio attorno all’ombelico, un tatuaggio che non si capiva bene che tipo di animale volesse farsi tatuare ma lo voleva proprio lì, attorno all’ombelico. Al che l’altro ha scosso la…

La verità

La verità. La verità è che c’è poca intraprendenza imprenditoriale. Fossi un giovane disoccupato me ne andrei in giro a multare gli anziani che gironzolano per la città nelle ore più calde.  

Io no #33

Io no #33. C’era chi metteva il ketchup sulla pizza. Io no.  

Spalla destra

Spalla destra. C’è un tizio che aspetta l’autobus, ha la maglietta sudata e all’altezza della spalla destra è apparsa una macchia a forma di falce e martello.  

Cose da WC

Cose da WC. Bagni che vai, avvertenze che trovi. clicca per ingrandire  

Però più tardi

Però più tardi. Sull’autobus, linea 10. Lui e lei, forse nemmeno sedicenni, sono seduti l’uno di fronte all’altra. – E me lo dai un bacio? – dice lui. – No – dice lei. – … – … – E me lo dai un bacio? – No. – … – … – Aiò, e me lo…

Idee contro l’ansia

Idee contro l’ansia. Questa mattina un moscone si è posato sul davanzale del balcone. Era un moscone grande, un mosconissimo. Mi è sembrato che non avesse molto da fare, se ne stava lì sul davanzale, come se non gliene importasse nulla né del davanzale né del fatto di essere un moscone. Forse c’era una ragione per…

Vicini di ombrellone

Vicini di ombrellone. I due ragazzi, poco più che ventenni, hanno iniziato a disquisire di gang e di boss, di testosterone, arti marziali e integratori. Poi sono passati ai ricordi indelebili. – Oh, ma te lo ricordi a Mirko? – Eia! – Minca, l’anno shcorso al dìverlan lo abbiamo ammuflonato, preso per le gaviglie e…

Un matto di Cagliari

Un matto di Cagliari. Uno era emigrato per qualche mese in Germania negli anni sessanta. Di quell’esperienza raccontava solo che era stato a Berlino e aveva saltato il muro, passando alla parte orientale, perché lui voleva vivere in un regime socialista, diceva. Era stato arrestato e dopo pochi giorni espulso, raccontava. “Avevano ragione loro”, diceva,…

Mi sa di no

Mi sa di no. Squilla il telefono. – Pronto? – dice una voce maschile. – Sì. Pronto – dico. – Michela? – … – Non sei Michela? – Mi sa di no. – Ah. Ho sbagliato numero. Clic.  

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