Mi chiedevo (due). A volte mi ritrovo a pensare certe cose. Ieri, per esempio, mi chiedevo che faccia hanno le persone che scrivono Troia sulle pareti degli ascensori. Che secondo me non sono le stesse persone che disegnano i cazzi.
C’è stato un periodo
C’è stato un periodo. C’è stato un periodo che vivevo nel paese dei Musoni. Il paese in sé non è che fosse un bel paese, anzi, dal punto di vista edilizio e urbanistico lasciava molto a desiderare, non c’erano autobus né treni, non vi era nato nessun poeta o scrittore famoso, non c’erano scuole, caserme…
Tirare dritto
Tirare dritto. L’altra mattina aspettavo che passasse il 5 alla fermata dell’autobus. E, mentre aspettavo, pensavo allo scorrere dei minuti, alla nostra capacità di percepire il fluire del tempo, che a volte ci sembra lungo, altre breve. Aspettavo e mi chiedevo se poi scorra davvero, il tempo, o se non sia piuttosto una nostra impressione,…
Cose che ho pensato (trentasette)
Cose che ho pensato (trentasette). 206. Una volta ho pensato che anche se era un periodo che non mi arrabbiavo, un po’ mi faceva arrabbiare, il fatto che non mi arrabbiassi. 207. Una volta ho pensato che le cose esistono solo perché le percepiamo. La realtà non esiste, mi era venuto da pensare. Se proprio esiste, è…
Cose che ho pensato (trentasei)
Cose che ho pensato (trentasei). 201. Una volta ho pensato di essere il nipote di Jean Gabin. Una mattina ero partito per Parigi, volevo andare a visitare la tomba dello zio Jean. Poi, una volta arrivato a Parigi, avevo cercato qualcuno che mi indicasse il cimitero dov’era sepolto. Al Père-Lachaise avevo incontrato una signora anziana,…
Tornei
Tornei. C’è stato un periodo in cui ai tornei di coglionaggine vincevo sempre.
Parentele
Parentele. – Ah, ma quindi lei è proprio Zanata. – Già. – Ma per caso parente di Zanata? – Sì, di qualcuno sì. nella foto, gennaio
Cose che ho pensato (trentadue)
Cose che ho pensato (trentadue). 181. Una volta ho pensato di prendermi a schiaffi. Non è stato facile. 182. Una volta ho pensato che non avevo voglia di fare niente. L’unica cosa che avevo voglia di fare era guardare dalla finestra. Poi però, dopo due ore che guardavo dalla finestra, mi sono stancato. Allora mi…
Soli
Soli. Questa mattina mentre camminavo ho incontrato tanta gente sola. Un bambino, solo. Una donna, sola. Un uomo, solo. Un’altra donna, sola. Un ragazzo, solo. Un altro uomo, solo. Un altro ragazzo, solo. Un’altra donna, sola. La gente è sola, mi sono detto. E solo soletto ho continuato a camminare. nella foto, solo
Cose che ho pensato (ventitré)
Cose che ho pensato (ventitré). 131. Una volta ho pensato di essere uno smartphone. Poi Arturo si è sdraiato sul divano e mi ha detto “Più che un telefonino di ultima generazione mi sembri uno di quei vecchi apparecchi della SIP, grigi e con la ghiera”. Che tra l’altro non so neppure se si chiami…