Ridere. Avevo uno zio che si chiamava Maurizio, ma tutti lo chiamavamo Chicco. Quand’eravamo piccoli, noi nipoti, lui ci caricava sulla sua auto sportiva e ci portava sulla strada in salita tutta curve e tornanti verso Campuomu e al ritorno, in discesa, si lanciava veloce e rideva moltissimo e ci spaventavamo ma ridevamo moltissimo anche…
Zio
Zio. Ieri sera in via Roma ho incrociato un ragazzo nero, jeans a fil di natica e dreadlocks, mi ha guardato e mi ha detto “Ciao zio”. Senza neanche pensarci gli ho risposto “Ciao”. Un istante dopo mi sono voltato e gli ho detto “Zio a chi?”. Lui era già lontano e a voce alta…
Uno di famiglia
Uno di famiglia. L’altra notte ho sognato che suonavo con i Rolling Stones, a Cagliari. Non è che stessimo suonando, stavamo cazzeggiando in sala prove, tutto qui. Poi siamo andati a Monte Urpinu e da viale Europa abbiamo visto il panorama della città e del golfo, i fenicotteri in volo sullo stagno, l’orizzonte e il…
Cose che ho pensato (trentasei)
Cose che ho pensato (trentasei). 201. Una volta ho pensato di essere il nipote di Jean Gabin. Una mattina ero partito per Parigi, volevo andare a visitare la tomba dello zio Jean. Poi, una volta arrivato a Parigi, avevo cercato qualcuno che mi indicasse il cimitero dov’era sepolto. Al Père-Lachaise avevo incontrato una signora anziana,…
Cose che ho pensato (trentuno)
Cose che ho pensato (trentuno). 176. Una volta ho pensato di festeggiare il nuovo anno in Germania. Ero partito insieme a Arturo e Marcel Proust, il cane di Arturo. Dovevamo andare al funerale di Benito, lo zio di Arturo, che aveva ottantanove anni e abitava in un paesino della Baviera. Benito aveva avuto cinque mogli…
Non ha lo sguardo serio e nemmeno la barbetta
Non ha lo sguardo serio e nemmeno la barbetta. Una persona è nipote di suo zio: su questo concorda la maggioranza degli esperti e degli studiosi. Negli Stati Uniti hanno lo zio Sam, che è lo zio di tutti. Si vede che negli Stati Uniti ci sono un mucchio di nipoti. Noi in Italia no….