Tirare dritto.
L’altra mattina aspettavo che passasse il 5 alla fermata dell’autobus. E, mentre aspettavo, pensavo allo scorrere dei minuti, alla nostra capacità di percepire il fluire del tempo, che a volte ci sembra lungo, altre breve. Aspettavo e mi chiedevo se poi scorra davvero, il tempo, o se non sia piuttosto una nostra impressione, un’illusione, questo inarrestabile succedersi di attimi. Ho letto da qualche parte che l’uomo può immaginare un mondo senza colori, senza materia, anche senza spazio, ma non senza tempo. Il mondo stesso, del resto, potrebbe non essere come ci appare. Così pensavo, mentre aspettavo. E mentre stavo lì a pensare, a un certo punto il 5 è passato e ha tirato dritto senza fermarsi.
– Ma che cazzo – ho detto guardando l’autobus che si allontanava.
Un vecchio seduto sotto la pensilina ha scosso la testa.
– Eh, caro mio, bisogna agitare la mano – ha detto – altrimenti l’autista non si ferma.
Poi non lo so, ma da quel momento lì, i miei pensieri sullo scorrere del tempo, mi è passata la voglia di pensarli.