Voglio ringraziare.
In un anno di vita, il romanzo “Non sto tanto male” è diventato il cuore di un progetto letterario-teatral-musicale che ha viaggiato in lungo e in largo per la Sardegna. E questo mi ha consentito di poter lavorare con artisti straordinari: Elio Turno Arthemalle, Roberto Palmas, Nicola Cossu, Carlo Antonio Angioni, Isella Orchis, Cesare Saliu, Raffaele Chessa, Daniela Mei, Anna Brotzu, Marcello Enardu, Gaetano Marino, Enzo Parodo, Angelo Trofa, Aurora Simeone, Gianluca Medas, Andrea Congia, Massimo Battarino.
Li ringrazio con affetto smisurato. Grazie. E mi scuso con chi ho involontariamente dimenticato.
Allo stesso modo, ringrazio tutte le persone che sono venute ad ascoltarci, che ci hanno sostenuto, apprezzato, criticato, che ci hanno aiutato a crescere, che ci hanno voluto bene, e ancora ce ne vogliono.
Grazie.
La caratteristica delle presentazioni di “Non sto tanto male” – chiedo perdono per la brutta parola che sto per usare – è la multiversalità del progetto.
Di volta in volta, di serata in serata, la presentazione è sempre stata diversa, sempre nuova, mai strutturata su una scaletta fissa: un perenne work-in-progress.
A volte è capitato di estendere il mio ruolo. Non solo autore, presentatore, racconta-storie, ma anche chitarrista.
In tal modo ho in parte – solo in parte – esaudito un mio sogno giovanile: salire su un palco e fare il musicista.
La mia carriera di musicista, purtroppo – ma forse è il caso di dire per fortuna – s’è fermata a vent’anni. All’epoca suonavo in piccoli gruppi, pensavo che un giorno me ne sarei andato in giro per il mondo, con la mia chitarra, con le mie canzoni.
Le cose sono andate diversamente, senza talento non si va da nessuna parte.
Ma la chitarra è rimasta, è sempre qui, a portata di mano, un amore che continua.
E poi, comunque, penso che scrivere e raccontare storie sia un po’ come comporre su un pentagramma. Melodia, armonia, ritmo, pause: va dosato tutto, per ottenere una frase che “suoni”.
Domani il tour di “Non Sto Tanto Male” fa tappa a Laconi, al Palazzo Aymerich.
Insieme a me ci saranno Elio, Roberto e Nicola.
la foto è di Marilena Riello